l merletto in tutte le sue declinazioni è il must have dell’estate che verrà. Un tema molto mediterraneo e accattivante, ma scivolosissimo per due motivi: il primo riguarda la necessità di confrontarsi con un tessuto vedo non vedo e non tutte possono superare la prova delle trasparenze.
Per tutte vale invece il principio che un abito nato con una vocazione, se snaturato con una fodera diventa poco interessante. Il secondo ostacolo riguarda la qualità del vestito. Le vetrine dei negozi che propongono moda a buon mercato traboccano di modelli in merletto che però urlano da lontano una certa scarsa qualità dell’abito, della gonna, della blusa…

Occorre partire dal principio che un abito di ottima fattura è un buon investimento, ma non si può non tenere presente che divertirsi a comprare nelle boutique delle multinazionali della moda a basso costo è un passatempo di tanti. Ma se si fa riferimento a marchi low cost occorre essere consapevoli di andare incontro al rischio di indossare abiti che anche solo a uno sguardo sono di scarso appeal e che potrebbero generare l’effetto collegio.

Insomma, lo stesso vestito potrebbe essere addosso ad altre persone che si incrociano per strada o a una festa. Il fast fashion è una scelta poco ecologica e con alcune incognite, ma certo i grandi brand propongono pezzi a costi sempre più proibitivi. La quadratura del cerchio? Coltivare il buon gusto, avere buon senso quando si fa shopping e, potendo, un’abile sartina a portata di mano.